Manfredi e Corradino di Svevia nel Roman de la rose
Abstract
ABSTRACT: Le battaglie di Benevento (1266) e di Tagliacozzo (1268) possono essere annoverate tra quelle decisive della storia italiana. Entrambe videro la sconfitta ad opera di Carlo d’Angiò del partito ghibellino, e soprattutto l’estinzione della casata di Hohenstaufen, che sotto Federico II aveva tenuto gli Stati della Chiesa sotto la minaccia duplice dell’Impero a nord e del regno di Sicilia a sud. Jean de Meun, nella parte da lui composta del Roman de la rose, scrive di queste due battaglie, schierandosi risolutamente dalla parte di Carlo d’Angiò in un momento in cui in Francia stava prevalendo un partito filoangioino propenso ad una linea bellicosa di potenza e di grande unità francese. Le due battaglie sono peraltro descritte da Jean de Meun in forma metaforica (come partite a scacchi) e in un modo tale che solo chi già ne conosceva nei particolari lo svolgimento poteva recuperare certe allusioni del suo racconto.
ABSTRACT: The battles of Benevento (1266) and Tagliacozzo (1268) can be counted among the decisive ones in Italian history. Both saw the defeat of the Ghibelline party by Charles of Anjou, and above all the extinction of the house of Hohenstaufen, which under Frederick II had kept the States of the Church under the dual threat of the Empire in the north and the kingdom of Sicily in south. Jean de Meun, in the part he composed of the Roman de la rose, writes about these two battles, siding resolutely on the side of Charles of Anjou, at a time when a pro-Angevin party was prevailing in France. The two battles are described by Jean de Meun in a metaphorical form (as chess games) and in such a way that only those who already knew their development in detail could recover certain allusions of his story.
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